19 Ago Fine Ottocento – la nascita
Le prime notizie sulla scuola materna “Angeli Custodi” di Quinzano sono frammentarie e legate alla “memoria storica” di un anziano e ad uno scritto del Sacerdote Don Ettore Ciresola risalente al 23 maggio 1944.
Alla fine del XIX secolo funzionava in Quinzano un “asilo d’infanzia di sapore casalingo” in cui una “santa donna, senza figlioli, chiamata comunemente Annettona… che aveva acquistata fama di maternità del tutto spirituale” custodiva nella propria abilitazione dapprima i bambini di parenti e successivamente un numero di minori sempre crescente, “insegnando loro le preghiere ed i primi rudimenti di catechismo”.
L’aula scolastica si trovava allora in piazza S.Valentino.foto-storica-asilo-intera-640×434.jpg
Al termine della prima guerra mondiale, il Municipio di Quinzano, per volontà dell’allora Parroco Don Sperandio Vesentini (figura fondamentale nella storia dell’asilo di Quinzano insieme all’Annettona), dispose il trasferimento dell’asilo nel “chiosco per il biliardo con un boschetto adiacente” dell’ex villa Canossa comperata nel frattempo.
Intanto, nel 1909, la Cassa Rurale di Quinzano, a scopo d’investimento di capitali – Lire 28.000! – aveva fatto costruire il teatro e l’adiacente casa di abitazione; più tardi (1920 circa) a fronte di pressioni “di buone e pie persone” tale abitazione venne adibita ad Asilo infantile.
L’Annettona nel 1921, dopo circa 40 anni di attività, per motivi di salute si ritirava dalla cura dell’asilo, lasciando un vuoto che solo delle religiose potevano colmare.
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